giovedì 29 luglio 2010

Starcraft II: Recensione

Come promesso, sono finalmente pronto per darvi la mia recensione di Starcraft II, il gioco strategico per computer di cui ho già parlato nel post precedente.
Starcraft II è un bel gioco, è innegabile. La grafica è pulita, le cinematiche sono spettacolari (come la Blizzard ci ha insegnato) e la storia è ben fatta. Ci sono diverse unità nuove veramente clamorose per potenza e possibilità tattiche (come i Thor per i Terran o le Navi Madre per i Protoss), le quali sono davvero stupefacenti. Inoltre, la campagna single player permette di giocare alcune unità della precedente edizione (come il medico ed il piromane) che, purtroppo, non sono disponibili in modalità schermaglia o multiplayer.  Infine, le battaglie sono veramente belle ed alcune unità (come i devastatori ed i colossi) permettono dei combattimenti davvero tattici, forti anche del fatto che c'è abbondanza di capacità speciali uniche.
La campagna come giocatore singolo è fatta davvero bene: come previsto si incentra principalmente sul personaggio di Jim Reynor. Sono stati introdotti dei piacevoli elementi "ruolistici" (anche se il termine "ruolistico" o "di ruolo" applicato ad un videogioco non mi piace, dato che è assai improprio), come ad esempio la possibilità di fare missioni per guadagnare crediti (valuta non disponibile nel primo Starcraft), utili per poter sbloccare potenziamenti speciali di unità ed edifici o assoldare mercenari (sostanzialmente, versione potenziate e disponibili in numero limitato delle unità base da cui provengono). Inoltre, adempiendo obiettivi secondari è possibile sbloccare potenziamenti (detti "ricerche") strutturati per conferire alle unità capacità davvero uniche (come, ad esempio, montare torrette automatiche sui bunker per difendere meglio la base). Se a questo si aggiungono elementi quali, ad esempio, la possibilità di ottenere punti in base a quali obiettivi (e come tali obiettivi vengono svolti) ed il potere avere dialoghi con personaggi ed interazioni con oggetti per approfondire la storia fra una missione e l'altra si capisce come non si può non restare piacevolmente sorpresi.
Detto questo, il gioco non è esente da difetti che tuttavia non sono gravi. Il più grande è che, per una questione di copyright, non è possibile giocare (anche in modalità single player) senza registrarsi prima su Battle.net; questa cosa richiede tempo e non è molto gradevole il fatto di dover essere costretti a registrarsi, che si voglia o meno giocare in multiplayer (sebbene siano comprensibili e, direi, condivisibili i motivi che hanno spinto la Blizzard ad adottare questa politica). Un'altra cosa che infastidisce è anche in questo capitolo l'assenza di unità navali: pur non essendo una grave mancanza, avere possibilità di combattere nei mari sarebbe stata una gradevole aggiunta ed avrebbe permesso tattiche più elaborate. In effetti, l'assenza (o quasi, basti vedere Warcraft III) di unità navali negli ultimi giochi di Starcraft non è una cosa molto positiva, soprattutto per chi desidera una maggiore varietà di campi di battaglia e tattiche. L'ultimo difetto non è grave ma è una cosa presente nel primo Starcraft molto carina: il  poter vedere nella schermata dell'unità in quale zona questa era stata colpita e quanto era grave l'entità di danni. Non influisce minimamente sulla giocabilità, anzi, ma era un elemento grafico gradevole e contribuiva a rendere il gioco più realistico.
In definitiva, quindi, Starcraft II è un ottimo gioco, forse uno dei migliori prodotti dalla Blizzard, sicuramente uno dei più divertenti per ambientazioni e possibilità strategiche. Voto: 8/10

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