giovedì 29 luglio 2010

Starcraft II: Recensione

Come promesso, sono finalmente pronto per darvi la mia recensione di Starcraft II, il gioco strategico per computer di cui ho già parlato nel post precedente.
Starcraft II è un bel gioco, è innegabile. La grafica è pulita, le cinematiche sono spettacolari (come la Blizzard ci ha insegnato) e la storia è ben fatta. Ci sono diverse unità nuove veramente clamorose per potenza e possibilità tattiche (come i Thor per i Terran o le Navi Madre per i Protoss), le quali sono davvero stupefacenti. Inoltre, la campagna single player permette di giocare alcune unità della precedente edizione (come il medico ed il piromane) che, purtroppo, non sono disponibili in modalità schermaglia o multiplayer.  Infine, le battaglie sono veramente belle ed alcune unità (come i devastatori ed i colossi) permettono dei combattimenti davvero tattici, forti anche del fatto che c'è abbondanza di capacità speciali uniche.
La campagna come giocatore singolo è fatta davvero bene: come previsto si incentra principalmente sul personaggio di Jim Reynor. Sono stati introdotti dei piacevoli elementi "ruolistici" (anche se il termine "ruolistico" o "di ruolo" applicato ad un videogioco non mi piace, dato che è assai improprio), come ad esempio la possibilità di fare missioni per guadagnare crediti (valuta non disponibile nel primo Starcraft), utili per poter sbloccare potenziamenti speciali di unità ed edifici o assoldare mercenari (sostanzialmente, versione potenziate e disponibili in numero limitato delle unità base da cui provengono). Inoltre, adempiendo obiettivi secondari è possibile sbloccare potenziamenti (detti "ricerche") strutturati per conferire alle unità capacità davvero uniche (come, ad esempio, montare torrette automatiche sui bunker per difendere meglio la base). Se a questo si aggiungono elementi quali, ad esempio, la possibilità di ottenere punti in base a quali obiettivi (e come tali obiettivi vengono svolti) ed il potere avere dialoghi con personaggi ed interazioni con oggetti per approfondire la storia fra una missione e l'altra si capisce come non si può non restare piacevolmente sorpresi.
Detto questo, il gioco non è esente da difetti che tuttavia non sono gravi. Il più grande è che, per una questione di copyright, non è possibile giocare (anche in modalità single player) senza registrarsi prima su Battle.net; questa cosa richiede tempo e non è molto gradevole il fatto di dover essere costretti a registrarsi, che si voglia o meno giocare in multiplayer (sebbene siano comprensibili e, direi, condivisibili i motivi che hanno spinto la Blizzard ad adottare questa politica). Un'altra cosa che infastidisce è anche in questo capitolo l'assenza di unità navali: pur non essendo una grave mancanza, avere possibilità di combattere nei mari sarebbe stata una gradevole aggiunta ed avrebbe permesso tattiche più elaborate. In effetti, l'assenza (o quasi, basti vedere Warcraft III) di unità navali negli ultimi giochi di Starcraft non è una cosa molto positiva, soprattutto per chi desidera una maggiore varietà di campi di battaglia e tattiche. L'ultimo difetto non è grave ma è una cosa presente nel primo Starcraft molto carina: il  poter vedere nella schermata dell'unità in quale zona questa era stata colpita e quanto era grave l'entità di danni. Non influisce minimamente sulla giocabilità, anzi, ma era un elemento grafico gradevole e contribuiva a rendere il gioco più realistico.
In definitiva, quindi, Starcraft II è un ottimo gioco, forse uno dei migliori prodotti dalla Blizzard, sicuramente uno dei più divertenti per ambientazioni e possibilità strategiche. Voto: 8/10

sabato 24 luglio 2010

Starcraft II: l'attesa è (quasi) finita

Giocai al primo Starcraft nel 2000, due anni dopo la sua uscita. All'epoca ero solo un bambino, e quindi non lo apprezzai come meritava (anche se già all'epoca ero appassionato ai giochi di strategia, specie a Warcraft II). Lo ripresi fra le mani un anno fa e (nonostante la grafica ormai obsoleta, specie delle cinematiche) rimasi sbalordito, soprattutto per la trama, veramente geniale. Ed era un gioco del 1998! Vedete, miei cari blogger, esistono giochi molto belli graficamente ma con la trama ridicola (vedi Avatar: il Gioco), e giochi con grafica scarsa/obsoleta (come nel caso di Starcraft) ma con una trama tale da renderli molto belli e divertenti da giocare.
Finalmente, dopo 12 anni di attesa, Blizzard farà uscire il seguito di Starcraft il 27 luglio, cioè fra tre giorni, e questo gioco sarà fruibile dagli utenti Windows e Macintosh (finalmente!). Il prodotto si chiamerà Starcraft II: Wings of Liberty e sarà la prima espansione della trilogia prevista, ognuna delle quali approfondirà una razza specifica (Wings of Liberty, nello specifico, i Terran anche se saranno, ovviamente, giocabili le altre due razza). Ora, io devo dire che non impazzisco per questa scelta (molte espansioni significano molti soldi da spendere per giocarci appieno...) ma comprendo bene la scelta. Anzitutto, perché sarà possibile avere una trama (spero) all'altezza o persino superiore a quella del primo in questo modo (e ci sono diversi indizi che mi inducono a ritenere che sarà così), e poi perché sarà possibile avere un single player di lunga durata così.
Ho visto alcune schermate di gioco della beta e sono allucinanti, date un'occhiata a questa:
Ovviamente alcune cose sono state cambiate nella versione definitiva ma la grafica è pur sempre bella (per uno strategico in tempo reale) e ci sono davvero tante unità e con un rendering (dei colpi, ad esempio) davvero realistico.
Insomma, sarà un gioco che meriterà di essere giocato e che io (spero) avrò già per il Day One; ovviamente, appena l'avrò giocato (cosa che non garantisco richiederà tempi brevi) lo recensirò. Intanto, qui di seguito posto tutti i link dei cinematic trailer (veramente belli, fatti benissimo e spettacolari, come tutti quelli della Blizzard del resto, Warcraft III docet) per godervi l'attesa; vi consiglio di vederli in HD, dato che la grafica è molto curata e merita davvero:

giovedì 22 luglio 2010

Giochi di Ruolo: questi sconosciuti

Buonasera bloggers,
stasera vi propongo un mio vecchio articolo (proveniente da un mio vecchio blog) sui giochi di ruolo. Credo sia infatti importante pubblicare questo articolo su questo forum, dal momento che il suo scopo primario (nonostante le recensioni di film e trailer), è bene ricordarlo, è quello di divulgare questa mia passione ed indicare quali giochi di ruolo sono, secondo me, belli o brutti. Lo pubblico sotto forma di "botta e risposta", così potrete saltare i punti che non vi piacciono o che sapete già, in versione riveduta e corretta rispetto a quella più antica.
-Cosa è un GdR?
Un GdR è tecnicamente l'evoluzione del wargame, cioé di giochi come Risiko! o simili, dove è possibile prendere il controllo di eserciti e schierarli contro un avversario; i primi GdR nacquero quando si cominciò a chiedesi cosa sarebbe successo se si fosse preso il controllo di una sola unità anziché di un intero esercito.
Dal punto di vista del gioco in sé è invece molto più simile ad una recitazione: sotto l'egemonia di un Narratore (detto, a seconda dei giochi, anche Master o Cartomante), che ha il compito di creare l'ambientazione (il "palcoscenico" su cui si muovono i personaggi creati dai giocatori, o PG) nonché le varie sfida (date dai cosiddetti PNG, "Personaggi Non Giocanti") e di ideare le avventure che faranno; il Narratore è in un certo senso un po' il Dio, l'arbitro ed il regista del gioco, mentre i giocatori sono gli interpreti e gli attori della rappresentazione. Ovviamente, è limitante intendere il gioco di ruolo come una mera forma di teatro praticata attorno ad un tavolo, ma il concetto di fondo è lo stesso, solo che non è presente un copione e ci si basa su regole (quelle del gioco) e sull'improvvisazione e l'interpretazione del personaggio.
-Ma i PG sono identificati con i giocatori?
Ovviamente, no. Ogni buon PG proverà sentimenti, o ricorderà situazioni magari simili a quelle vissute realmente dal giocatore, ma ovviamente il contesto è così distante da quello del giocatore da essere a tutti gli effetti due entità separate...il PG può essere un malvagio stregone o un serial killer psicopatico, ma è solo finzione ed il giocatore stesso ovviamente nella realtà non è un malvagio stregone, né tantomeno desidera emularlo.
-Ma allora i GdR sono "malvagi", legati al satanismo o roba simile?
No, assolutamente no. In moltissimi Giochi di Ruolo si interpretano eroi, che siano cavalieri dalla lucida armatura o vampiri redenti a cavalieri oscuri e tormentati. Naturalmente esistono GdR in cui si possono interpretare PG malvagi, ma ovviamente il giocatore non deve assolutamente essere malvagio per interpretarli, anzi; il PG e il giocatore sono due entità diverse, ricordate?
-Quanti Giochi di Ruolo esistono? Quali sono i più importanti?
E' difficile dare una risposta precisa a questa domanda; i più importanti sono sicuramente Dungeons and Dragons (D&D), Exalted, Sine Requie (ok, forse no, ma mi piace) e Mondo di Tenebra (MdT) ma anche Pathfinder, Star Wars Saga Edition ecc...
-Ok, di cosa parlano in sintesi?
D&D è semplicemente un gioco di ruolo fantasy, ispirato ai romanzi di J.R.R. Tolkien, in cui è possibile interpretare ogni genere di creatura e personaggio fantasy, dai nani agli elfi, dai cavalieri in armatura agli assassini dai pugnali avvelenati, dal paladino che combatte i non-morti al necromante malvagio che li crea ecc... Exalted è sempre un GdR fantasy, ma più ispirato alla cultura orientale e dalla letteratura classica (come l' "Odissea"): il giocatore interpreta un semidio (un Eccelso, appunto) il quale è notevolmente al di sopra dei comuni mortali, con il potere di distruggere le malvagie creature che popolano il Creato (il fittizio mondo di Exalted) o di farlo sprofondare definitivamente nelle tenebre. Sine Requie è ambientato in un passato distopico, dove gli Alleati non hanno vinto la Seconda Guerra Mondiale, la piaga del nazismo non è stata debellata e feroci dittature popolano il globo; tutto ciò è successo a causa di una "resurrezione di massa" dei non-morti durante il D-Day, che hanno massacrato gli alleati; ora l'intera razza umana è in pericolo e lotta per sopravvivere sia contro i mostri sia contro le feroci dittature che dominano il mondo. MdT è ambientato ai giorni nostri, nel nostro mondo, però distorto e modificato, con dei mostruosi predatori sovrannaturali come i vampiri ed i lupi mannari che si aggirano fra la popolazione. Pathfinder è quello che sarebbe dovuto essere la quarta edizione di D&D ma non lo è: un gioco in sintesi molto migliore regolisticamente alla vecchia edizione 3.5 di D&D ma senza gli sproloqui (ricopiati da Star Wars Saga Edition in maniera insensata) di D&D 4.0. Star Wars Saga Edition è un buon gioco di ruolo fantascientifico ispirato alla saga cinematografica di George Lucas ma non solo.
-Mmmh, sicuro che non ci sia niente di male in tutto ciò?
Assolutamente.
-Quale GdR consiglieresti ad un neofita?
Dipende cosa gli piace: se gli piace il fantasy è meglio per cominciare D&D (magari la 3° edizione o, perché no, Pathfinder) anziché Exalted, secondo me più bello ma più complicato, mentre se gli piace l'horror MdT può essere decisamente valido. Per quanta la fantascienza SWSE può essere una scelta migliore, per dire, di Cyberpunk 3.0, soprattutto se si è fan della saga è davvero impagabile!
-Qual'è il tuo GdR preferito?
Mondo di Tenebra, sicuramente. Però amo molto anche Star Wars Saga.
-Perché?
Perchè in Mondo di Tenebra non esistono solo santi o mostri, ma come nella vita reale esistono diverse sfumature di grigio...inoltre interpretare un lupo mannaro o un vampiro può essere davvero divertente! Poi, amo SWSE perché il sistema è bello e perché adoro l'universo di Star Wars, reso davvero bene e fruibile in maniera cinematografica con veramente poche modifiche da parte del Narratore.
-Vampiri...come Twilight?
No, decisamente no. Vampiri come "Dracula", casomai (anche se ne esistono di buoni, ma certamente non stupidi o "maledetti-ma-non-troppo") ma come Twilight no, proprio no; dipende tutto da che cosa si vuol fare, naturalmente.
-I GdR sono giochi da sfigati?
No, sono un' ottimo modo per socializzare e passare le serate in allegria...senza contare che diverse coppie si sono conosciute al tavolo da gioco! In effetti, credo fermamente che il Gioco di Ruolo sia un'esperienza molto più sociale rispetto, per esempio, alla discoteca: il fatto che molte persone ballino per conto loro rintronandosi di musica e luci non indica necessariamente un'interazione sociale complessa, anzi...
-Cosa diresti ad una mamma sui GdR?
Che sono dei giochi, tutto qui, e che non hanno nessuna attinenza con la realtà; che si possono giocare dai 10 ai 100 anni; che non creano dei "mostri" isolati dalla realtà ma anzi divertono e fanno socializzare molte persone.
-A chi consigli i GdR
Come detto sopra, a tutti dai 10 ai 100 anni.

Avatar Extended Edition

Oggi esordisco con un'ottima notizia: è confermato che uscirà la versione estesa di "Avatar" da questo trailer.

Per chi non conoscesse il capolavoro di James Cameron non sarò certo io a svelargli la trama e mi limito a dirgli: corri a vederlo! Io stesso, che già l'ho visto due volte al cinema in 3D (affatto fastidioso e spettacolare, peraltro) e che già l'ho rivisto innumerevoli volte in Blue-Ray e DVD a casa non mi sono mai stancato (e, come avrete già visto, non sono una persona dai gusti particolarmente facili in fatto di fantascienza). Il mio unico consigio, quando lo vedrete, è di lasciarvi trasportare dalla storia e di non stare troppo a sindacare, la trama è semplice ma non banale ed è molto bella se la si gurda in maniera ampia e dedicando attenzione ai dettagli ed alle bellissime locations che Cameron ci regala.
Voto: 9/10

giovedì 15 luglio 2010

Recensione: Predators

Allora, una precisazione: a me "Predator" (il primo film della serie, con Schwarzenegger) non è piaciuto, soprattutto per delle scene prive di senso (come ad esempio certi proiettili al plasma che quando colpiscono un membro qualunque del gruppo lo feriscono gravemente, se beccano Schwarzy non lo danneggiano nemmeno o quasi...). "Predator 2" invece è un buon film, ambientato in un futuro distopico (per l'epoca, il film è del 1990 e il futuro in cui è ambientato è il 1997), con un Predator davvero superiore ed un protagonista che riesce a metterlo in scacco sì, ma in maniera molto tribolata e non in quella più "epica" (e ridicola) del precedente. "Predators" è nel mezzo: non è un film bello come "Predator 2" ma almeno non ci sono le cavolate di "Predator" (pur citandolo diverse volte, anche direttamente).
Detto questo, un'altra cosa: io non ci tengo a raccontarvi il film. Non mi interessa, se volete sapere la storia andate a vederlo; nonostante tutto sono per forza costretto a citare alcune parti, quindi se non volete sapere di alcune scene non leggete quello che segue, vi basti che il film è carino (non è un film spazzatura, non è un capolavoro, non è mediocre: è carino).
L'inizio è carino, finalmente un incipit diverso da quello dei "soliti" film d'azione. Il gruppo (eterogeneo, finalmente) si forma su questa specie di pianeta (o luna?) che funge da riserva di caccia dei Predator (e che non è chiaramente il loro pianeta natio, come scrive invece qualcuno sul Web) ed è composto da serial killer, soldati, mafiosi ecc..., insomma o il peggio del peggio della feccia dell'umanità oppure dei "predatori legalizzati", degli uomini pagati (da governi o da organizzazioni criminali) per uccidere i loro simili. L'idea è buona, anche perché poi il film si concentra molto su fin dove l'uomo può spingersi per la propria sopravvivenza, arrivando anche a tradire o a lasciare morire i propri compagni pur di salvarsi la pellaccia; in un certo senso, mira a mostrare che gli umani del gruppo non sono poi, alla fine, molto diversi dai Predator (la maggior parte di loro, almeno). Inoltre, finalmente si conosce qualcosa di più della società dei Predator, divisa in due razze (una più piccola ma dotata di una tecnologia più avanzata ed una più grande [che sarebbe poi quella vista in tutti gli altri film] e robusta ma con una tecnologia più primitiva) le quali periodicamente inviano i propri campioni per massacrare gli umani ed ammazzarsi fra loro, e per far questo adoperano diverse creature (almeno, così sembra perché una di queste creature poteva anche essere una preda, nel film non lo dice ed io propendo per questa seconda ipotesi).
Insomma, alla fin dei conti l'idea è buona, scoprire qualcosa di più sugli Yautja è carino ed i personaggi reggono, per fortuna ci sono pochi momenti nel film in cui gli eroi fanno gli spavaldi e le due ore passano velocemente, sicuramente non è un capolavoro ma è adattissimo per una serata con gli amici. Voto: 7/10.

mercoledì 14 luglio 2010

Recensione: trailer Harry Potter e i Doni della Morte

Premessa: questa recensione è una recensione di un trailer. Bell'affare, mi direte voi! La verità è che quando io ho visto questo trailer sono rimasto basito. Per la bellezza del trailer? Per l'incisività dei personaggi? Perché è un trailer che (finalmente!) non megaspoilera la trama (che poi sia nota a circa il 50% del mondo è un dato secondario)? No, vi sbagliate. Io sono rimasto basito perché già nel trailer si vedono cavolate clamorose che già di suo si discostano dal libro.
Io sono cresciuto (come tutti quelli della mia generazione) con Harry Potter. Io lessi il primo libro della saga che mi capitò fra le mani ("Harry Potter ed il Calice di Fuoco") a dieci anni, e me ne innamorai. Ora con il passare del tempo l'innamoramento è passato e mi sono dedicato a letteratura fantasy diciamo più aulica (anche se "Il Signore degli Anelli" lo lessi solo un anno dopo il CdF), ma resta il fatto che io sia legato sentimentalmente (perché ho trascorso le medie e le superiori leggendo questi libri, lo dico senza vergogna perché a confronto di certi roiti fantasy usciti ultimamente Harry Potter è ben fatto; inoltre, dal quarto libro in poi Harry Potter non è più una serie di libri da bambini [in verità lo era solo il primo]/adolescenti, anzi) a questa saga, complici i due ottimi film di Chris Columbus sui primi due libri ("Harry Potter e la Pietra Filosofale" e "Harry Potter e la Camera dei Segreti), secondo me i due migliori in assoluto basati sul mondo creato da J.K.K. Rowling. Poi, complici i cambi di regia la qualità è andata sempre più peggiorando (anche se a onor del vero il fondo lo abbiamo toccato con "Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban", il film successivo a "Harry Potter e la Camera dei Segreti", girato nel 2003 da un, in questo caso, pessimo Alfonso Cuaròn), e pian piano sono apparsi nei film elementi che non c'entrano nulla con i libri. La cosa che lascia perplessi è che si tratta di libri molto lunghi ("Harry Potter e l'Ordine della Fenice" è lungo qualcosa come 804 pagine, e i due successivi mi sembra superino abbondantemente le 600 pagine ciascuno, per esempio), quindi non c'è necessità di aggiungere bensì di togliere parti per farli entrare in due ore e mezzo di pellicola. Invece, negli ultimi cinque (dico "cinque" perché grazie a questo trailer, come vedremo bene fra poco se avrete la pazienza di aspettare ancora un po', posso dimostrare che questa tremenda operazione è stata fatta pure con quello non ancora uscito!) si sono tolte parti fondamentali dei libri dai film (per chi non lo sapesse, i libri della saga sono concatenati fra loro, quindi togliere parti fondamentali della trama vuol dire inesorabilmente far collassare la trama del film successivo) e si sono aggiunte parti che non sono nemmeno citate alla lontana nei libri, veri e propri nonsense che non arricchiscono il film ma che anzi contribuiscono a renderlo ridicolo e a far sembrare la trama risibile.
Questa recensione contiene (inevitabilmente) degli SPOILER, quindi SE NON VOLETE SAPERE COME VA A FINIRE, CREDETIMI RIGUARDO AL FATTO CHE IL TRAILER SIA BRUTTO E LASCIATE PERDERE! Se invece anche voi avete letto il libro (o non ve ne frega nulla di eventuali spoiler) e volete unirvi a me in questa mia disamina del trailer, vi consiglio di collegarvi al trailer e guardarlo in contemporanea alla mia recensione, dato che accanto ad ogni evento ho segnato il secondo del video di Youtube che ho linkato sotto:
Cominciamo!

0:32 Doppiaggio di Voldemort. So che non è un errore nel vero senso del termine, ma questo doppiaggio onestamente a me non piace. Non so voi, ma da un tizio che ha ucciso una marea di persone, strappato al propria anima a brandelli e che si diletta delle Arti Oscure io mi aspetto un tono di voce diverso, meno "ambiguo", meno da persona affetta da raucedine se possiamo dire. E' vero che non si giudica un libro dalla copertina, ma anche l'occhio (o, in questo caso, l'orecchio) vuole la sua parte.
1:00 "La bolla".  Questa cosa io onestamente non l'ho capita, o meglio è intuibile cosa sia ma è una cosa inutile, pertanto non capisco perché metterla necessariamente. Praticamente questa specie di bolla dovrebbe essere una qualche specie di incantesimo protettivo e quelle specie di "buchi" vengono scavati dalle maledizioni dei Mangiamorte (sempre che la mia interpretazione sia corretta e non sia qualcosa di peggio...). La cosa bella dello scontro finale era anche l'assenza di magie "spettacolari" ed il concentrarsi di più sulla battaglia nuda e cruda, con gente ferita, sanguinante o moribonda in ambedue gli schieramenti, mentre qui invece sembra che (come nei precedenti film) si vada più verso l'effetto speciale (che non dico sia brutto, ma inutile) che verso una trama approfondita.
1:02 Il "Conte Dooku". Io quando ho visto questa scena sono rimasto veramente basito, credo sia la peggiore del trailer (e, mi auguro, del film). A differenza delle precedenti due (che magari sono inutili o semplicemente non mi piacciono) questa è davvero ridicola. Io l'ho soprannominata la "Scena del Conte Dooku" (come il famoso personaggio di Star Wars interpretato da un memorabile Cristopher Lee) principalmente perché il tizio immobile in mezzo ai binari è identico al personaggio di cui sopra. Già il fatto che facciano vedere l'Espresso di Hogwarts mentre viene fermato è opinabilissimo (non viene mai nemmeno citata una cosa del genere nel libro perché per la trama non avrebbe senso, quindi rientra nella categoria delle scene inutili, aggiunte solo per allungare il film e renderlo più "da bambini" a scapito di materiale ben più importante ai fini della trama), ma vederla senza ridere è impossibile, è davvero ridicola. Il personaggio (che non si sa nemmeno chi è) è vestito (e, sembrerebbe, acconciato) esattamente come Dooku, fate un raffronto con questa immagine:

Stessa acconciatura, stessa barba, cappa e cintura identiche (solo nere), l'unica cosa che non ha sono gli alamari sul mantello. Inoltre, questo tizio ferma il treno sollevando una mano, come ad accentuare le somiglianze con uno Jedi di starwarsiana memoria. Ora, capisco che il mantello nero sia un must per ogni cattivo che si rispetti, ma è impossibile non ridere di questa scena! Non so voi, ma io quando l'ho visto la prima volta mi sono immaginato che,  dopo questa "prodezza", anziché sfoderare la bacchetta magica il tizio accenda una spada laser e corra verso il treno, parando gli incantesimi sparati dagli studenti come farebbe uno Jedi con i colpi di un blaster! E' ridicola, priva di senso e sicuramente non rende giustizia al libro.
1:08 Il rapimento di Olivander. Ora, tralasciando che questo fatto avviene nella saga "solo" nel libro precedente a quello da cui viene tratto il film ("Harry Potter e il Principe Mezzosangue", per la cronaca), questa scena era già stata mostrata nell'omonima pellicola (certo, circa cinque secondi e ci voleva abbastanza fantasia per capirla, ma c'era). Il guaio è che il regista del "Principe Mezzosangue" era lo stesso Yates! A quale scopo mostrare per due volte lo stesso avvenimento?! Che senso ha?! Inoltre, perché fare la scena completa solo ora quando il suo posto era nel film precedente?!
1:24 "Potere, illimitato potere!" Ho deciso di intitolare questo spezzone con la battuta pronunciata da Palpatine (interpretato da Ian McDiarmid) nel film "Star Wars-La Vendetta dei Sith", su cui ora non mi dilungherò. In pratica, sembra che Voldemort si sfoghi per la sua (presunta) vittoria sparando una specie di fulmine verso l'alto o qualcosa del genere. Può piacere o non piacere come effetto speciale in sé, ma è ridicolo, per due motivi: primo, nel libro non c'è e non si capisce per l'ennesima volta perché mettere nel film qualcosa che nell'opera lettararia non c'è; secondo, è una scena banale quella del supercattivo che esibisce i suoi poteri credendo di aver appena distrutto l'eroe (che ovviamente poi si rialza e gliele suona...), era carina quella (appunto) con Palpatine ma queste esibizioni non c'entrano nulla con il libro, sono solo ridicole esternazioni di effetti speciali.
1:27 "Ora ti tengo!" Questa scena veramente non ha senso, punto primo (sono pedante, lo so, ma sono dell'idea che un film tratto dal libro debba essere fedele all'opera letteraria e non una "libera interpretazione", non dico gli stessi dialoghi ma almeno le stesse vicende dovrebbero esserci) perché non c'è nel libro (e purtroppo queste scene "extra", lo ribadisco, spesso non aggiungono niente alla trama ma la ridicolizzano), punto secondo perché veramente non ha senso. Voldemort ha finalmente il suo arcinemico (letteralmente) fra le mani, e cosa fa? Lo finisce con una maledizione volante? Lo strangola? Gli tira un pugno? No, recita la solita battuta da "supercattivo-che-sta-per-essere-terminato" e Redcliffe recita la solita battuta da "eroe-che-sta-per-fare-un-mazzo-tanto-al-supercattivo"! Ma per piacere, ma perché mettere queste cose ridicole e senza senso quando ci sono dei dialoghi (e, soprattutto, delle situazioni) molto più belli nel libro originale io proprio non lo capisco.
1:44 "Tagliatele la testa!" Ancora una volta una scena rimaneggiata dal libro, in cui io però spero vivamente di sbagliarmi (nel senso che spero di averla interpretata male io). Vediamo Ron che brandisce la spada di Grifondoro per decapitare Nagini, l'enorme serpente fidato animale domestico di Voldemort. Bella, peccato che nel libro sia Neville Paciock a farlo! La domanda fondamentale è: ma costava tanto fare interpretare questa scena all'attore "competente"?
1:51 Armageddon. Volutamente l'ho intitolata così, perché questa scena così come è presentata (con esplosioni da tutte le parti come neppure nella Seconda Guerra Mondiale e persone che fuggono) è ridicola. Ma perché far esplodere ogni cosa in un film di Harry Potter?! Ma perché a Yates piacciono tanto le esplosioni ed il fuoco, cose che sono fuori luogo proprio dallo spirito del libro (vedasi La bolla, prima)?
1:55 "Ora ti tengo!" 2 Un'altra scena senza senso, che dovrebbe rappresentare (almeno nella mente del regista) l'ultimo scontro finale di Harry contro Riddle. Già, peccato che sia completamente diversa dal libro, addirittura lo stesso preciso legame tra bacchette (visto già identico in "Harry Potter e il Calice di Fuoco", peraltro anche in quel caso l'incantesimo era stato rimaneggiato rispetto alla versione narrata ma lasciamo perdere...) non compare, nella maniera più assoluta, nel settimo libro! La scena nel libro si svolge nella Sala Grande (che è, appunto, il salone principale del castello) alla presenza di una turba di gente (umana e non), non in uno spiazzo con qualche (ridicolo) cadavere sparso qua e là! Inoltre, se ci fate caso, Voldemort parla ma...non apre bocca! Capisco che in questo mondo fantasy moderno ci sia gente che può leggere nel pensiero, ma così è troppo, la scena ed il suo contesto sono ridicole.

Ora, io non voglio dire che il settimo film debba essere un brutto film a priori, assolutamente no, solo che le scene che ho appena elencato non sono attinenti al libro in un modo o nell'altro, e sì che Yates aveva detto che avrebbe spezzato il film in due parti proprio per garantire minori tagli (e di conseguenza una trama più attinente) al libro da cui è tratto.
Voto (al trailer): 4/10, spero però di essermi sbagliato su almeno un paio di scene (in tal caso sicuramente correggerò questa recensione ed alzerò il voto) e spero che, se le scene brutte fossero comunque soltanto queste, questi spezzoni siano assolutamente perdonabili su un'opera che dovrebbe durare complessivamente circa 5 ore.

Programmazione del blog

Salve a tutti, e benvenuti sul mio nuovo blog! Come diceva il padre di Bilbo Baggins ne "Lo Hobbit", "la terza volta è quella buona"...sì, infatti è il terzo blog che cerco di fare e di impostare. Su questo blog desidero concentrarmi su quello che mi piace e proporvi dei commenti e delle recensione; sebbene sia nato principalmente per recensire i GdR (Giochi di Ruolo, cartacei o comunque "da tavolo", da non confondere con i MMORPG, online, a cui finora non ho mai giocato eccetto ad Ogame e Travian), a cui dedicherò sicuramente un articolo nel quale spiegherò cosa sono (non preoccupatevi quindi!), in realtà mi occuperò un po' di tutto quello che mi ha colpito e che riguarda la fantascienza ed il fantastico (ma sempre con un occhio di riguardo ai suddetti GdR, ovviamente). Io sono pronto per cominciare, e voi?